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CANTINI LORANO SRL OLIMPIA LEGNAIA – OLEGGIO BASKET 85 – 76

E’ ufficiale: la Cantini Lorano s.r.l Olimpia Legnaia difende la categoria! Con tre giornate d’anticipo, contro un’agguerrita Oleggio Basketball che le prova tutte sul finale, i giallo-blu si salvano e prenotano un posto per il campionato di Serie B Interregionale anche nella S.S. 2024-2025!

SERIE B INTERREGIONALE / GIRONE PLAYOUT – 5° ANDATA
Mercoledì 27 Marzo 2024 @ PalaFilarete

OLIMPIA LEGNAIA-OLEGGIO 85-76
(12-19, 36-30, 61-55, 85-76)

CANTINI LORANO SRL OLIMPIA LEGNAIA
Merlo 17, Del Secco 16, Nikoci 11, Scampone 6, Catalano 3, Cherubini 16, Sakellariou 13, Pieri 3, Prunotto, Giannozzi, Bruno ne, Castellani ne.
Coach: Zanardo Ass. Armellini e Nudo

OLEGGIO BASKET
Perez 30, Jovanovic 9, Giacomelli 7, Sampieri 7, Sablich 5, Pilotti 10, Telesca 6, Borsani 2, Temporali, Roveda ne, Boldrini ne, Introini ne.
Coach: Nalon Ass. Mattea e Annese

Parziali: 12-19, 36-30, 61-55, 85-76.

Arbitri: Corso di Vecchiano (PI) e Posarelli di Grosseto

Cantini Lorano SRL

I primi minuti di match non hanno mostrato una velocità entusiasmante. Dopo l’appoggio a canestro di Nikoci che apre le danze con una finta di tiro, i giallo-blu, nei primi quattro minuti di gioco, riescono a ferire solo una volta dalla lunetta dopo un buon contropiede di Catalano. Anche il ritmo degli ospiti non è dei migliori e dunque sono le scelte di tiro forzate dalla distanza le più tentate da entrambe le squadre ma senza successo. Dopo una prima fase di studio, però, il match si accende di colpo. Scampone, dopo un’azione ancora troppo elaborata, aggiusta la mira ed insacca la prima bomba di serata, anche se Jovanovic, sul possesso successivo, in transizione, fa altrettanto nonostante il tiro entri fortunosamente grazie all’aiuto del ferro e del tabellone. Fortunato ma anche bravo il numero 25 ospite che per ora è l’unico a dare quel qualcosa in più a livello di presenza sotto canestro. È infatti da quella porzione di campo che, con un fallo e canestro cerca di intavolare il primo allungo della serata. Con Oleggio che adesso ha aperto i rubinetti, i padroni di casa devono cercare nuove soluzioni per poter reggere il passo perché le azioni macchinose di questo primo periodo, per ora non hanno dato i frutti sperati. Un jumper di Cherubini riduce il distacco fra le due cifre che mostra il tabellone alla fine dei primi dieci minuti con gli ospiti però avanti sul 12-19.

Serve trovare un episodio che sblocchi il punteggio e dia un’accelerata alla manovra dei legnaioli, e questo in avvio di seconda frazione non poteva che arrivare da Sakellariou, oramai quasi pienamente reintegrato al 100% nel gruppo. Il tiratore legnaiolo, dalla punta, esegue un catch and shoot da tre punti che sembra inizialmente dare quel qualcosa che mancava soprattutto a livello mentale. Tuttavia, Oleggio, con un mini break fatto dallo splendido gancio di Pilotti unito alla tripla di Jovanovic, sempre dalla punta e sempre in transizione ma stavolta proprio allo scadere dei 24 secondi, costringe coach Zanardo a spezzare il ritmo con un time-out. Al rientro dal quale c’è la prima reazione stavolta imbastita da due uomini chiave della squadra: Del Secco e Cherubini. Finalmente, dopo una perfetta costruzione di gioco, il primo riceve dal secondo un pallone smarcante fuori dall’arco che il capitano, vista l’assenza di difensori attorno, non può non insaccare, non deludendo le aspettative. Il n.24, dopo un fallo di sfondamento di Sablich assorbito da Scampone, può ripartire in contropiede ed appoggiare, ma non è finita qui, perché è solo uno dei due canestri in rapida successione: l’altro arriva, come ormai prevedibile dalla distanza, e permette di agganciare il risultato sul 26 pari. Dopo un time-out, gli ospiti provano a reagire mettendo nuovamente in campo la tecnica, stavolta nei passaggi come quello di Sampieri che taglia tutta l’area ed arriva nelle mani di Pilotti che appoggia. Si gioca ormai punto punto, il match è frizzante, sarebbe fondamentale chiudere la prima metà avanti nel punteggio, ed i giallo-blu sembrano più lucidi, come dimostrano le azioni con la palla avanti palla dietro ma soprattutto con i blocchi portati benissimo da Nikoci, che dopo un pick and roll, riceve da Scampone per il canestro che vale il vantaggio. È un’Olimpia che è brava a difendere e soffrire nei momenti di maggiore spinta avversaria, ma soprattutto è brava a capire quando è il momento per colpire in avanti. Dopo infatti l’ennesimo recupero di Catalano, l’acuto finale porta il nome di Merlo. Silente per tutto il match eccetto i tentativi dalla lunetta, dove si è dimostrato una macchinetta, l’arciere rispolvera le sue doti balistiche dalla distanza, dopo uno scarico di Del Secco, aggiungendosi a Scampone che oramai con una tripla in transizione ci aveva preso gusto. Su un secondo tempo di Pieri si conclude la prima metà di match con i padroni avanti nel punteggio sul 36-30.

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Il terzo quarto di gara ha una trama che vede ora i padroni di casa schiacciare il piede sull’acceleratore, con i propri 4 e 5. Sì, perché sia Del Secco che Nikoci sono in grado di calamitare il pallone nelle proprie mani e se il primo non ha problemi ad inserirsi in mezzo all’area facendo ciò che vuole con i difensori avversari prima di appoggiare, il secondo fa valere la propria altezza per raccogliere palloni da insaccare con facilità, lavorando come un perno. A queste azioni in mezzo all’area, però, come ormai d’abitudine, Merlo aggiunge non una, ma due triple dalla stessa mattonella sull’angolino, entrambe nate da situazioni sporche come un rimbalzo offensivo ed un rimpallo, ma poco importa, l’arciere si è definitivamente sbloccato e la doppia cifra di vantaggio è ormai realtà. Ma nulla è già scritto, anzi, Oleggio si innervosisce per la prima volta con accesi toni di Jovanovic rivolti verso l’arbitro. I giallo-blu devono in questa fase di match non farsi coinvolgere sotto l’aspetto emotivo a questo andamento di partita nervosa, e ci riusciranno anche dopo, quando la situazione degenererà. In ogni caso, il cuore del terzo quarto non offre grandi emozioni con il punteggio bloccato ed un vantaggio ora di 12 lunghezze, ora di 9. Sono però gli ultimi 3 giri d’orologio che lanciano, per utilizzare un eufemismo, più di un campanello d’allarme ai padroni di casa. La squadra piemontese, prima con Jovanovic ma soprattutto con Perez che si sblocca, inizia a prendere troppa confidenza con i tiri da oltre l’arco ed il risultato si accorcia sempre di più. In attacco, i legnaioli si affidano ora a soluzioni personali come l’incursione di Pieri, ma non sono in grado di replicare i tiri da lontano. Stessi tiri che non riescono a schermare in difesa: per ben due volte, Perez appare imbattibile, dal palleggio si riesce infatti a creare sempre soluzioni che vengono fermate solo col fallo che lo manda in lunetta per ben 6 volte, dal momento che i falli nascono su tiro da fuori. Nell’ultimo minuto, prova a respingere i fantasmi della rimonta ancora una volta l’asse Pieri-Sakellariou, con il primo che stoppa l’avversario al tiro ed innesca la transizione concretizzata con una bomba del secondo che vale il 61-55.

Serve prendere il toro per le corna in questo momento delicato, cercare di approcciare bene anche l’ultimo quarto per chiudere con una vittoria ed è quello che accade subito. Oltre al carisma e all’esperienza di Nikoci nel prendersi subito un fallo e canestro, si aggiunge la fortuna per i padroni di casa la quale non sta tanto nella decisione dell’arbitro di convalidare o meno il canestro al posto di due tiri liberi del centro giallo-blu, bensì nell’eccessiva reazione con la quale la panchina ospite prende questa decisione. Che si trattasse di una scelta giusta o meno, le proteste di coach Nalon gli costano l’espulsione oltre al tecnico, tradotto tre liberi in favore dei padroni di casa che riportano la doppia cifra di vantaggio. L’autore di quest’ultimi, Sakellariou, porta i suoi ancor più avanti nel punteggio mettendo un’ipoteca sull’incontro con una tripla. Come detto però, questo match ha tanti match al suo interno ed un’ipoteca non è un sigillo ufficiale che attesta la vittoria, soprattutto quando, dopo lo sbandamento emotivo, gli ospiti iniziano a segnare e risegnare e risegnare un’altra volta. Sì, perché nonostante i giallo-blu siano protagonisti di bei canestri come quello di Cherubini: jumper preceduto da un cambio mano nello stretto, gli ospiti con un uomo solo al comando della barca arrivano a rosicchiare sempre più ampie porzioni di punteggio. Il pericolo n.1 che era già stato ampiamente studiato sul calare del terzo periodo è Perez, che in modo irreale veste i panni di Stephen Curry, iniziando a tirare da ogni posizione oltre l’arco con lo stesso risultato positivo. I giallo-blu provano a schermarlo, raddoppiarlo, cambiarli marcatura per poter spendere più falli ma il classe ’97 di Oleggio da solo, a suon di triple, di cui addirittura una con fallo, ricuce fino al -3. Se diventa difficile, se non impossibile risolvere questa situazione in difesa, allora è necessario provare a replicare in attacco, a tal proposito Cherubini, dopo l’ennesimo jumper, stavolta è protagonista di una tripla improvvisa dal palleggio che permette di respirare. Sul finale di gara, dopo il primo errore di Perez da lontano, il possesso è giallo-blu, c’è l’occasione di chiuderla una volta per tutte e Del Secco, dopo aver lavorato un buon pallone, si appoggia a Merlo che nuovamente in versione Magic non sbaglia il catch and shoot da tre e fissa il punteggio sul 85-76 col quale, nonostante il tentativo disperato di Perez, resiste fino al finale che regala la salvezza ai giallo-blu.

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Jacopo Mannina
Jacopo Mannina
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