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CANTINI LORANO SRL OLIMPIA FIRENZE – SPEZIA BASKET CLUB 89 – 101

La Cantini Lorano s.r.l. Olimpia Firenze approccia bene al match salvo poi accumulare un devastante parziale alla fine del primo tempo dal quale non riuscirà più a riprendersi. Tra le mura del PalaFilarete lo scontro diretto se lo aggiudica lo Spezia Basket Club.

SERIE B INTERREGIONALE / PRIMA FASE – 9º ANDATA
Domenica 17 Novembre 2024 @ PalaFilarete

OLIMPIA FIRENZE-SPEZIA BASKET CLUB 89-101
(28-20, 42-52, 63-74, 89-101)

CANTINI LORANO SRL OLIMPIA FIRENZE
Scali 21, Nepi 19, Nessi 14, Merlo 11, Bruno 8
, Stoch 12, Landi 3, Del Secco 1, Pedicone, Isaia, Castellani, Senghor.
Coach: Russo Ass. Armellini e Nudo

SPEZIA BASKET CLUB
Dias 24, Merlo 19, Loschi 14, Pettinaroli 11, Morciano 4
, Gogishvili 10, Ramirez 9, Carpani 8, Tedeschi 2, Leporati.
Coach: Diacci Ass. Toffi

Arbitri: Cirinei e Deliallisi

Cantini Lorano SRL

È solo un caso isolato la tripla del nuovo acquisto dello Spezia, Loschi, quella in apertura di match, perché a dettare i tempi è la squadra di casa, che trova subito buone transizioni offensive capitalizzate da quasi tutti gli elementi del quintetto. Si parte con Nessi, che dall’arco restituisce il favore, passando per Bruno, che appoggia senza problemi per un avvio che vale il 7-5. I liguri faticano a trovare la chiave per servire Dias, che però si fa valere a rimbalzo, concedendo extrapossessi ai suoi. Molti di questi passaggi decisivi finiscono nelle mani di Loschi, ancora devastante da lontano. La partita, tuttavia, rimane viva, soprattutto grazie alle conclusioni oltre i 6,25 metri, diventate l’arma in più dell’Olimpia Firenze nel cuore del primo periodo. Protagonista è Scali, che più di una volta si fa trovare al posto giusto al momento giusto, piazzando colpi importanti da tre. Non è il solo veterano a spingere sull’acceleratore: Merlo si distingue per un approccio difensivo impeccabile, con un intercetto che gli consente di concludere in appoggio. Nel frattempo, Nepi, dopo un inizio difficile, si sblocca con due giocate da tre punti: prima una tripla in step-back allo scadere dei 24 secondi, poi un fallo con canestro che vale addirittura il +9. La distanza rimane invariata fino alla fine del periodo, quando la tripla del solito Foschi accorcia le distanze, nonostante la buona penetrazione di Stoch, che segna il 28-20.

Nel secondo quarto, l’Olimpia prova a mantenere il ritmo, continuando a puntare su rapide transizioni e una difesa solida (vulnerabile quasi esclusivamente da fuori). Il tema tattico si delinea subito: Merlo trova Landi nell’angolino, e quest’ultimo piazza un +3 che sa di schiaffo morale. Gli ospiti sembrano in affanno, e dopo due falli in 30 secondi, il coach spezzino richiama i suoi per un time-out decisivo. Dal terzo minuto in poi, infatti, lo Spezia cambia marcia. Dopo il canestro di Nepi, i padroni di casa iniziano a perdere lucidità, con palloni gettati nella terra di nessuno, facile preda della difesa avversaria. Gli ospiti sfruttano la velocità di Alvaro Merlo e la fisicità di Dias, che punisce la difesa gialloblù anche in area. Un pallone rubato a Isaia diventa la fotografia del momento di confusione per i padroni di casa, che sembrano aver scambiato i ruoli con gli ospiti. La tripla del pareggio di Pettinaroli viene annullata per un piede sulla linea, ma è solo questione di tempo prima che lo Spezia trovi il vantaggio. Questo arriva ancora da lontano, e nonostante qualche movimento offensivo di Scali e Bruno, il divario si amplia addirittura fino al +10 (42-52).

Serve una reazione, ma è necessaria più precisione al tiro. In avvio di terzo quarto, solo Merlo riesce a trovare punti importanti, a cui però gli ospiti rispondono puntualmente. Nepi sbaglia un appoggio facile ma si riscatta poco dopo, recuperando palla e innescando il contropiede di Del Secco. Lo Spezia raggiunge presto il limite dei falli, ma i gialloblù continuano a essere imprecisi dalla lunetta. Si entra in una fase di stallo: i liguri non riescono a scappare nel punteggio, mentre l’Olimpia non riesce a rientrare sotto i 10 punti. Un canestro rabbioso di Nepi, insieme ai buoni falli conquistati da giovani come il 2006 Stoch, permette ai padroni di casa di respirare, sfruttando meglio il bonus. Fa il suo ingresso anche Senghor, che subisce una tripla di Gogishvili, ma poco dopo si riscatta con una stoppata decisiva. Il terzo quarto si chiude sul 63-74.

L’ultima frazione lascia ancora spazio a speranze per l’Olimpia, che prova a imbastire una rimonta davanti al pubblico del PalaFilarete. Con un parziale fulmineo di 9-3, il distacco si riduce a -5. Merlo e Nepi trascinano i gialloblù, mentre Stoch continua a colpire in penetrazione. L’unica macchia è la bomba di Carpani, che poco dopo guadagna tre tiri liberi, sfruttandoli al massimo. La partita si incendia, con giocate da tre punti da entrambe le parti: Scali trova un and-1 in reverse, mentre Nessi firma un 3/3 dalla lunetta. Ma è Ramirez a spegnere gli entusiasmi con una tripla per lo Spezia, portando il punteggio sull’80-85. Negli ultimi minuti, lo Spezia gestisce il cronometro con intelligenza, colpendo ancora con Ramirez e un ispirato A. Merlo. Sul +11, a 90 secondi dalla fine, coach Russo inserisce anche il 2008 Castellani, ormai in segno di resa. I bianconeri dimostrano di poter vincere attaccando, e il punteggio finale, quasi da NBA, lo conferma: 89-101.

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Jacopo Mannina
Jacopo Mannina
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