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CANTINI LORANO SRL OLIMPIA FIRENZE – DON BOSCO CROCETTA 63 – 77

Arriva il primo stop nella seconda fase per la Cantini Lorano s.r.l. Olimpia Firenze che paga l’intensità messa in campo da Basket Don Bosco Crocetta brava a salire in cattedra nel secondo quarto ed amministrare il vantaggio fino alla fine.

SERIE B INTERREGIONALE / PLAY-IN OUT – 6º ANDATA
Domenica 16 Marzo 2025 @ PalaFilarete

OLIMPIA FIRENZE-DON BOSCO CROCETTA 63-77
(15-21, 29-45, 44-60, 63-77)

CANTINI LORANO SRL OLIMPIA FIRENZE
Sulina 12, Scali 10, Del Secco 8, Nepi 7, Merlo 5,
Ćutuk 10, Stoch 9, Tonello 2, Pieri, Landi ne, Castellani ne, Senghor ne.
Coach: Russo Ass. Armellini e Nudo

DON BOSCO CROCETTA
Hida 19, Villar 17, Pagetto 14, Andreutti 8, Barla 3,
Cian 7, Sakovic 4, Sahin 3, Ugues 2, Pasqualini ne, Begni ne.

Coach: Maino Ass. Musso e Ciofetta

Arbitri: Posarelli e Franceri

Avvio complicato: la difesa ospite blocca i gialloblù

A differenza degli altri incontri casalinghi, la dea bendata volta la faccia alla squadra gialloblù nei tiri dalla lunga distanza. Con tre interpreti diversi che tentano il tiro da fuori, il risultato è sempre lo stesso: il pallone rimbalza sul ferro. Merito anche di una difesa ospite che occupa bene gli spazi e concede tiri difficili. Non sono tiri complicati, invece, quelli che si prende Crocetta: prima un tiro in post basso di Barla, che vale un fallo e canestro, poi Andreutti dall’angolo con un tiro dalla media distanza. Due giocate che indirizzano subito il match. Serve cambiare marcia e adottare l’atteggiamento schiacciante visto nei primi minuti di gioco delle precedenti uscite casalinghe. Per farlo, i gialloblù si affidano a un perfetto recupero di Sulina, che sblocca il punteggio dopo due minuti. Poco dopo, i padroni di casa entrano definitivamente in partita, iniziando ad adottare la stessa intensità degli ospiti e cercando un gioco molto verticale, che libera le giocate individuali delle guardie tiratrici. Protagonista Scali, che segna anche la prima bomba di serata per l’8-9. La squadra di Torino è però la più lucida in questa fase, soprattutto nel capire che servire Hida è come mettere la palla in cassaforte. Si sente molto la mancanza di Ćutuk in difesa: per ora, il bosniaco è in panchina. Ad ogni modo, il match rimane equilibrato: a Villar, da oltre l’arco, risponde Sulina, che si sblocca a sua volta. L’equilibrio nel punteggio viene però spezzato da una giocata da tre punti con fallo e canestro di Cian in transizione, che dà nuova fiducia ai piemontesi. Scali prova a fermare l’annebbiamento tattico gialloblù con una stoppata, difendendo comunque un parziale non impossibile da recuperare sul 15-21.

Torino accelera e domina il secondo quarto

La differenza d’intensità tra le due squadre si vede anche da qualche dettaglio in apertura di secondo quarto. Pagetto, con un inserimento rapido nelle maglie gialloblù, si prende un fallo e canestro importante, al quale prova a rispondere il duo dei nuovi arrivati: Sulina e Ćutuk, con quest’ultimo libero di appoggiare a canestro dopo un taglio. Si entra in una fase di stallo, in cui i gialloblù riescono in qualche modo a limitare i danni in difesa, ma l’energia spesa per non far precipitare il risultato si fa sentire in fase offensiva. Anche ai tiri liberi, la lucidità manca e il bilancio è negativo. La svolta negativa arriva quando Villar, in transizione, serve Pagetto, che con un catch-and-shoot trova una tripla che vale il +13, massimo svantaggio dei gialloblù nella seconda fase del campionato. Torino è più rapida nel portare l’azione offensiva: in 2-3 secondi supera la metà campo e coach Russo chiama un time-out per cercare nuove energie e organizzarsi meglio difensivamente. Al rientro, però, la musica non cambia: grande intensità da entrambe le squadre, ma Don Bosco è più lucida nello scegliere il momento giusto per colpire dalla distanza, questa volta con Sahin. Le rotazioni difensive gialloblù sono ancora in ritardo, e poco dopo, sul tiro dall’angolo di Villar, arriva un altro +3. Torino gioca un secondo quarto perfetto e raccoglie i frutti, arrivando prima al +18 e poi al +20, costringendo Russo a un altro time-out. Al rientro, servono giocate importanti per accorciare il distacco, come il filtrante di Scali per Ćutuk, un pallone d’oro su cui Firenze deve ripartire. Anche il buonissimo scarico per Stoch, che dall’angolino trova un +3 importante, aiuta a limitare i danni: si va al riposo sul 29-45.

Segnali di rimonta, ma Torino non si lascia sorprendere

Le prime prove di rimonta si vedono subito a inizio terzo quarto, con un perfetto pallone stoppato da Del Secco. Sugli sviluppi dell’azione, Nepi attacca la profondità e serve all’indietro Merlo, che da tre segna subito punti importanti per avvicinare le due squadre. Si tocca anche il -11, con possesso a favore, ma una buona difesa degli ospiti e soprattutto una ripartenza rapidissima, concretizzata da Andreotti, sono l’ennesimo campanello d’allarme per la serata difficile della capolista. A spegnere definitivamente il fuoco della speranza gialloblù è ancora una volta Hida, che in trenta secondi prima appoggia a canestro e poi, su pallone recuperato, trova un fallo e canestro in alley-oop. Si entra in una fase di gioco frenetica: entrambe le squadre corrono, ma i gialloblù sono meno pericolosi e non muovono il punteggio. A sorpresa, però, anche Torino accusa qualche segno di cedimento e inizia a perdere palloni in contropiede. Tonello recupera un ottimo pallone e innesca Sulina, che costringe il coach ospite a fermare il tempo. Nell’ultimo giro d’orologio, si mette in mostra Stoch con una tripla dalla distanza, ma non basta: il margine rimane invariato e Firenze ha sempre meno tempo per l’impresa. Il terzo quarto si chiude sul 44-60.

La reazione arriva troppo tardi: Torino chiude il match

La squadra gialloblù impiega troppo tempo a mettere in difficoltà gli ospiti e inizia a premere sull’acceleratore solo dopo oltre due minuti di gioco. Prima con un appoggio di Ćutuk, poi con due triple consecutive di Stoch, che conferma il suo buon momento dopo il turno infrasettimanale da protagonista. Poco dopo, è sempre il classe ’06 a difendere con aggressività, facendo carambolare un pallone addosso a Hida e portando i suoi al -12 con possesso a favore. La squadra dimostra una grande reazione d’orgoglio, ma pecca nell’incapacità di trovare il canestro con maggiore frequenza. Se in difesa le cose migliorano, passano però altri due minuti prima che il punteggio si muova ancora, con un 2/2 dalla lunetta di Sulina che vale il -10. Ma potrebbe non esserci più tempo. I gialloblù si fermano proprio sul più bello: Sakovic trova due appoggi in rapida sequenza e, a tre minuti dal termine, il divario torna oltre le 15 lunghezze. Del Secco, a rimbalzo, fa la differenza, ma ormai sono i titoli di coda del match. I gialloblù riescono a ridurre il distacco sotto la doppia cifra, ma non sfruttano due contropiedi che avrebbero potuto realmente riaprire la partita. Torino, invece, chiude i giochi con la tripla di Cian, che mette il sigillo sul 63-77.

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Jacopo Mannina
Jacopo Mannina
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